Due anfore e un cannone, squarci di storia nelle acque di Cagliari

I reperti sono stati recuperati e sono ora in fase di studio da parte dei funzionari della Soprintendenza cagliaritana. Il video


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2 Luglio 2021 - 16.12


Le acque italiane, oltre ad essere mete agognate dai turisti di tutto il mondo, sono preziosi luoghi d’indagine e di ricerca per storici ed archeologi, in quanto spesso ci offrono inaspettatamente squarci del nostro passato: è quello che è successo a largo dell’area archeologica di Nora, dove i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale, con il supporto dei Subacquei e della Motovedetta “Cortellessa” di Cagliari hanno rinvenuto due anfore in terracotta del I secolo d.C. di fabbricazione pompeiana, quindi ultima testimonianza delle rotte commerciali percorse tra Pompei e la Sardegna prima dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

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Non molto lontano, nel Golfo di Cagliari, davanti a Capitana è stato ritrovato un cannone-mitragliera polivalente di fabbricazione italiana, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale sia come arma contraerea che controcarro. L’arma era impiegata sulla maggior parte delle unità della Regia Marina e, in particolare, è risultata essere l’armamento del mercantile armato “Romagna”, nave cisterna adibita al trasporto di carburanti affondata da una mina il 2 agosto del 1943.

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Entrambe le opere sono attualmente in fase di studio da parte dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari ed il cannone, una volta accuratamente restaurato e ripulito potrà essere esposto al pubblico.

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