Fabbriche di carne di cane in Corea del Sud. Salvati 170 cuccioli

Esistono ed è orribile, sono fattorie per la carne di cane, ce ne sono un mucchio in Corea del Sud. Il cane viene mangiato come da noi si gusta una fiorentina. Ma c'è chi contrasta questa barbarie.


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22 Dicembre 2017 - 12.49


di Roberto Arduini e Delia Vaccarello

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Esistono ed è orribile, sono fattorie per la carne di cane, ce ne sono un mucchio in Corea del Sud. Il cane viene mangiato come da noi si gusta una fiorentina. Ma c’è qualcuno che riesce a contrastare questa barbarie. Una vittima predestinaa ha inece conosciuto la salvezza. Aveva strati di pelliccia arruffati e sporcizia, di lui si vedeva solo il naso. Oggi è un batuffolo bianco felice, di nome Camo. Il merito è della associazione Humane society international, che insieme a lui ha salvato altri 170 animali. Obiettivo dei volontari e di mettere al bando le fabbriche della morte per la razza canina. A giudicare dalla grinta non c’è che da sperare. “Con te al nostro fianco, chiuderemo le aziende che producono carne di cane e potremo salvare tanti cani come Camo mettendo fine a queste pratiche raccapriccianti”, concludono i volontari di Humane Society International. Si stima che ogni anno oltre 2,5 milioni di cani vengano uccisi affinché la loro carne soddisfi la richiesta del mercato in Corea del Sud.

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