La polemica è arrivata sulle pagine, e sul sito, del New York Times con una domanda preoccupante: perché il sindaco di Düsseldorf ha cancellato una mostra di arte di ebrei che rendeva omaggio a un perseguitato dai nazisti, al giovane mercante d’arte Max Stern che nel 1938 dovette fuggire dalla Germania e dall’Europa riparando alla fine a Montreal?
La mostra, scrive Catherine Hickley, doveva tenersi a febbraio allo Stadtmuseum ed è stata organizzata negli Usa e in Canada. “Ma il Comune di Düsseldorf l’ha cancellata bruscamente dopo un lavoro preparatorio di tre anni” riferendosi a richieste di opere d’arte trafugate a musei tedeschi e connesse alla Galleria d’arte di Max Stern e che i suoi eredi stanno cercando di recuperare. La decisione del sindaco Thomas Geisel è stata criticata duramente anche dal ministero della cultura tedesco.
La mostra, “Max Stern — From Düsseldorf to Montreal”, sarà sostituita da un convegno nell’autunno del 2018. Che, ovviamente, avrà un richiamo inferiore rispetto a una esposizione. Quanto al timore di richieste di restituzione di opere d’arte trafugate, il New York Times ricorda come nella vicina Bonn una mostra del governo tedesco espone opere finite in mano a Cornelius Gurlitt e che furono chiaramente trafugate dai nazisti
Stern took ereditò la galleria d’arte del padre a Düsseldorf nel 1934. In quanto ebreo, dovette cessare l’attività nel 1935, dovette chiudere nel 1937 e vendere tutto. E scappare.