La Altaforte di estrema destra: "Noi invitati dal Salone del libro". La Fiera replica: "No"

La casa editrice romana esclusa per contatti con Casa Pound: andremo all’edizione 2020. Il Salone: è solo una comunicazione commerciale automatizzata


redazione Modifica articolo

23 Gennaio 2020 - 17.41


Altaforte, la casa editrice che al Salone del Libro di Torino dell’anno scorso dapprima fu invitata e poi esclusa per i legami con la formazione di estrema destra Casa Pound di uno dei responsabili, Francesco Polacchi, afferma di essere stata invitata alla fiera editoriale del 2020 e che intende partecipare. L’invito sarebbe arrivato per mail. Lo riporta l’Ansa.

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Sempre l’agenzia di stampa riferisce però che il Salone puntualizza: non è un invito bensì è “una comunicazione commerciale automatizzata partita dall’Aie (Associazione italiana editori) verso un database contenente i contatti di tutti coloro che hanno richiesto un codice ISBN negli ultimi due anni”. Tra i contatti compare anche la romana SCA2080 srl, collegata al marchio Altaforte. La casa editrice ha fatto causa per danno d’immagine al Salone e, dice l’Ansa, intende proseguire con l’azione giudiziaria.

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