Diritti fondamentali a rischio, giuriste e giuristi vigilano sui politici

Un gruppo di docenti ha creato un Presidio permanente aperto sui diritti sanciti dalla Costituzione italiana: ecco perché e come aderire


redazione Modifica articolo

2 Luglio 2019 - 10.45


Un gruppo di giuriste e giuristi ha avviato un’iniziativa lodevole: un Presidio permanente per vigilare sul rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e sull’azione di governo: di questo esecutivo e di altri esecutivi prossimi, sull’azione del Parlamento, di chi decide politicamente andando quindi dal sindaco di un paese fino alle cariche e alle istituzioni nazionali. Ecco il loro documento.

Top Right AMP
OutStream AMP

Edmondo Mostacci, Andrea De Petris, Nausica Palazzo, Thomas Casadei:

perché serve un Presidio permamente

Middle placement AMP

Dall’appello per il ritiro al patrocinio della Presidenza del Consiglio al Congresso delle famiglie di Verona alla costituzione di un Presidio permanente sui diritti fondamentali: il mondo della ricerca in rete per evitare arretramenti

La loro iniziativa contribuì al ritiro del Patrocinio della Presidenza del Consiglio, come riportarono alcuni quotidiani quali “La Repubblica”, “Il Manifesto”, e altre testate. Ora studiosi e studiose di tante università d’Italia – su iniziativa di Edmondo Mostacci (Università Bocconi di Milano), Andrea De Petris (Università telematica Giustino Fortunato), Nausica Palazzo (Università di Trento) e Thomas Casadei (Università di Modena e Reggio Emilia) – lanciano una struttura permanente composta da giuristi e giuriste, finalizzata a monitorare l’effettivo rispetto dei diritti fondamentali sanciti in Costituzione da parte dei decisori politici.
Il successo del precedente sforzo comune testimonia la vitalità e passione democratica di buona parte dell’accademia italiana.
I promotori ritengono che si tratti di energie preziose, specie nel contesto storico attuale, che non devono andare disperse.

Dynamic 1 AMP

Monitorare chi ha responsabilità e governa
A tal fine ‒ spiegano i promotori ‒ “la costituzione di un Presidio permanente sui diritti fondamentali che vigili sul rispetto e sulla effettiva tutela dei diritti fondamentali da parte delle Istituzioni repubblicane può costituire un contributo importante dei giuristi italiani all’organizzazione politica e sociale del Paese, nel solco dei principi democratico e personalista che animano la Costituzione”.
Più in particolare, il presidio svolgerà attività continua di monitoraggio e controllo delle attività poste in essere dalle istituzioni, di ogni livello territoriale, dai loro rappresentanti e da chi è investito di responsabilità di governo.
Di fronte ad attività che si risolvano in un arretramento del livello di promozione e tutela dei diritti fondamentali, tanto dal punto di vista propriamente giuridico, quanto da quello politico o culturale.

Dare l’allarme e contrastare chi viola i diritti
Compito del Presidio sarà quello di dare l’allarme e di promuovere iniziative di contrasto, nelle forme e nei modi che valorizzano le caratteristiche di studiosi e di accademici che ne fanno parte.
Il Presidio avrà carattere orizzontale e sarà una piattaforma di discussione e coordinamento di eventuali future iniziative di contrasto rispetto – concludono gli studiosi – ad “attività che si risolvano in una messa in discussione del livello di promozione e tutela dei diritti fondamentali”.
Si può contribuire sia in qualità di semplici partecipanti sia di componenti del comitato organizzativo.

Dynamic 2 AMP

Per adesioni, clicca qui

Dynamic 3 AMP
Facebook Comments Box
Box recommendation AMP
Box recommendation AMP

Articoli correlati

Top AMP