Andrea Camilleri: “Le parole d'odio possono diventare pallottole”

Lo scrittore commenta su Rai1 da Fazio la proposta di Liliana Segre per una commissione parlamentare contro odio, razzismo e discriminazioni


redazione Modifica articolo

28 Ottobre 2018 - 21.54


“Le parole possono diventare pallottole”. Lo ha detto Andrea Camilleri intervistato a casa sua, in diretta tramite video collegamento, a “Che tempo che fa”. Lo scrittore rispondeva a Fabio Fazio che ha trasmesso un estratto della conferenza stampa della senatrice a vita Liliana Segre sulla sua proposta al Senato di istituire una commissione contro le parole d’odio, di razzismo e di discriminazione. “Le parole di Liliana Segre sono tutte da sottoscrivere – ha esclamato il “padre” del commissario Montalbano – Stiamo educando la gioventù all’odio perché abbiamo perso i valori della vita, siamo riusciti a sopravvivere noi non ebrei all’olocausto per una tale vergogna perché dopo non potevamo più dirsi o sentirci uomini”.
Camilleri non vuole cedere al pessimismo. “Voglio morire con la speranza che miei figli, nipoti e pronipoti vivano in un mondo di pace, bisogna che tutti i giovani si impegnino”.
L’intervista è scaturita dal “lancio” di “Conversazione su Tiresia”, testo di e con Andrea Camilleri sull’indovino cieco dell’antichità greca in un percorso tra letteratura e mito andato in scena l’11 giugno scorso al Teatro Greco di Siracusa nel calendario dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico: lo spettacolo ora arriva, in versione film, nelle sale dal 5 al 7 novembre nelle sale www.nexodigital.it.
Lo spettacolo è stato prodotto da Carlo degli Esposti per Palomar, a cura di Valentina Alferj, con la regia di Roberto Andò le musiche dal vivo di Roberto Fabbriciani.

Top Right AMP
OutStream AMP

 

Facebook Comments Box
Box recommendation AMP
Box recommendation AMP

Articoli correlati

Top AMP