Philippe Starck su Venezia: "Il turismo è prostituzione"

L'architetto-designer: "No al numero chiuso, ammetterebbe solo i ricchi. Stop alle grandi navi". Per Starck alla città servono strade alternative


redazione Modifica articolo

23 Febbraio 2018 - 16.44


Su Venezia: “Odio i turisti, penso che il turismo sia stupido e una forma di prostituzione, ma pensare ad un numero chiuso non è etico. Chi decide chi viene e chi no?” Una simile scelta riserverebbe la città solo ai ricchi. Per il momento, intanto, stop alle grandi navi. Chi lo dice? Lo dichiara all’agenzia Ansa Philippe Starck, francese, celebrità del design mondiale che si dice disponibile a collaborare con la Serenissima per studiare strade alternative e la possibilità di creare un centro progetti, di idee e di alta tecnologia in modo che attragga risorse e il turismo non sia l’unica fonte di guadagno.

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Quanto alle grandi navi, osserva, vanno fermate tanto “non portano soldi qui”, afferma l’architetto-designer che è nella città lagunare per aver ridisegnato il restaurato Gran Caffè Quadri in piazza San Marco.

 

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