Quando l'arte è una festa collettiva: torna Land Art al Furlo

Sabato 25 agosto si apre nella gola nelle Marche la rassegna di sculture, pittura, video, performance anche all’aperto. Il tema quest’anno è il nero


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22 Agosto 2018 - 11.10


“Land Art al Furlo” è una manifestazione d’arte all’aperto con autori che si tiene da anni nella gola, impressionante e carica di suggestioni, nella gola del Parco-Museo Sant’Anna del Furlo presso Fossombrone, nella provincia di Pesaro-Urbino. È frequentata e amata da molte persone, in particolare tanti giovani. Per la sua atmosfera oltre che per il confronto di idee e persone. E’ la Casa degli Artisti a tirare le fila, che organizza, concepisce le trame della rassegna, seleziona artisti disposti a misurarsi con il luogo, la natura, la sua imprevedibilità: per lo più propongono sculture, ma il catalogo include video, azioni teatrali, azioni sonore, performance.
È arte da vedere, da vivere e partecipare all’aperto. La nona edizione si apre sabato 25 agosto (e l’inaugurazione è sempre una sorta di festa collettiva con performance) e si conclude il 23 settembre. Il curatore prescelto quest’anno è Andrea Baffoni, nato a Perugia nel 1976. Come spiega la nota stampa, il tema suggerito e non imposto è il nero. Scelta che ha una sua motivazione: “Non è un Nero per caso, è scelto, voluto, difeso. È un guanto nero di sfida: è contro la paura del buio, è contro l’odio razziale, ma è anche un omaggio ai grandi artisti che dialogarono con questo non colore. È un viaggio verso la luce”. E i due responsabili della Casa degli Artisti, Andreina De Tomassi e Antonio Sorace, quando hanno chiesto con Baffoni “che cos’è il nero”, hanno ricevuto risposte che sono state raccolte nel catalogo di questa edizione 2018.
Tra i tanti appuntamenti, la Casa degli Artisti ospita una performance dal romanzo “L’opera al nero” di Marguerite Yourcenar (1968), con le diciassettenni Sharon, Viola e Giorgia del Liceo artistico di Fano seguite dal professor Paolo Tosti.
Alla manifestazione collabora la Galleria Elettra. Le opere restano come collezione permanente nel parco-museo che ogni anno si arricchisce di pezzi nuovi.
Il sito di Land Art al Furlo

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